I benefici della chirurgia ricostruttiva: quando e dove intervenire

La chirurgia ricostruttiva rappresenta uno dei simboli più evidenti compiuti dal progresso scientifico nell’ultimo secolo; un beneficio di cui oggi una buona parte della popolazione mondiale può beneficiarne per ristabilire i deficit funzionali ed estetici.

È stata la Grande Guerra a far compiere dei passi da gigante a quella che in seguito è divenuta celebre come chirurgia ricostruttiva.

La grande esperienza fatta sui campi di guerra da due generazioni di medici chirurghi su ferite provenienti in gran parte da esplosivi e granate, produsse nei due decenni successivi un forte balzo in avanti che mai si sarebbero potuti ottenere altrimenti.

Da allora la chirurgia è divenuta probabilmente l’emblema stesso della capacità e del progresso della scienza nel curare, correggere e ricostruire addirittura quello che la natura stessa, quando non l’uomo, crea in maniera incompleta.

Le ricostruzioni per correggere traumi e tumori

Oggi la chirurgia ricostruttiva si occupa prevalentemente di ripristinare lo stato estetico e formologico post traumatici e derivanti dall’asportazione forzata dei tessuti interessati da cellule tumorali.

Un ampio campo di ricerca sul quale la chirurgia ricostruttiva interviene andando ad operare su ogni zona del corpo, dal viso al tronco, sino agli arti e alle articolazioni in generale.

Le ricostruzioni del seno, ad esempio, sono un chiaro esempio di quanta parte gioca la chirurgia ricostruttiva per consentire ai pazienti di superare pienamente una condizione traumatica, andando a ricostruire tessuti che sono parte integra di un senso di identità e ricostruendo così anche in tal modo, ci si passi la metafora, i tessuti interni che compongono l’Io.

Un’opera che riguarda dunque molteplici aspetti, in primo luogo senz’altro fisici, ma che non nascondono potenti ricadute anche sotto profili più profondi, come quello psichico.

La chirurgia plastica che ricostruisce il SE

Accanto a questi interventi più decisivi, la chirurgia ricostruttiva vanta un ampio ventaglio di applicazioni, sino a piccoli interventi localizzati per ripristinare i tessuti danneggiati per cause accidentali, o per lievi malformazioni.

Gli sviluppi della chirurgia plastica i tal senso sono stati eccellenti soprattutto negli ultimi tre decenni, ovvero da quando la messa a punto di nuovi materiali biocompatibili con i tessuti biologici hanno reso più semplici ed efficaci anche interventi a basso impatto clinico.

Specialmente sul piano dermatologico, gli interventi di chirurgia plastica possono essere eseguiti con rapidità e senza ricovero, con una ripresa altrettanto rapida dovuta all’assenza di punti di sutura.

Un protocollo ambulatoriale e privo di convalescenza che pone la chirurgia ricostruttiva a distanza di anni luce da interventi analoghi utilizzati sino ad appena tre o quattro decenni fa.

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